Caccia in Sudafrica: In viaggio con Luca.

Published On: 26 Giugno 2017
Nyala caccia in sudafrica Montefeltro

Caccia in Sudafrica: Diario di Luca

Ultimo giorno, rientro a casa

L’Avventura di Caccia di Luca: Un Viaggio nel Cuore del Sudafrica

Al rientro dal mio straordinario viaggio di caccia in Sudafrica, mi ritrovo a compiere l’operazione di apertura dei bagagli. È un’azione carica di malinconia, poiché segna la fine di un’avventura indimenticabile e la trasformazione di momenti intensi in ricordi preziosi. Mentre faccio scorrere la zip della mia sacca da caccia, l’odore forte dei vestiti usati nel bush, impregnati del fumo di legna di “mopane”, mi riporta con prepotenza tra le colline dell’Eastern Cape. Il mal d’Africa non è solo una leggenda: è una sensazione tangibile che ti avvolge e ti tiene legato a quelle terre selvagge.

La Caccia al Black Wildebeest

Uno dei momenti più memorabili di questo viaggio è stata la caccia al black wildebeest o gnu dlla coda biancaLa potenza dello sparo rimbalzava di roccia in roccia, e quello che sembrava un obiettivo irraggiungibile giaceva ora ai miei piedi. La caccia al black wildebeest richiede non solo precisione, ma anche una strategia ben pianificata e un avvicinamento silenzioso. Accompagnato dalla mia guida esperta, Bennie, ci siamo mossi con cautela, sfruttando ogni riparo naturale offerto dal terreno.

Un Avvicinamento da Manuale

Il nostro avvicinamento è stato da manuale. Ogni passo era ponderato, ogni movimento calcolato per evitare di allertare la preda. La tensione e l’adrenalina erano palpabili mentre ci avvicinavamo lentamente ma con determinazione. Quando siamo arrivati a circa 50 metri dal black wildebeest, un impercettibile cenno di Bennie ha dato il via alla conclusione dell’azione. La mia mira era stabile, il mio respiro controllato, e in un attimo il colpo decisivo era stato sparato. Il suono dello sparo si è diffuso nell’aria, rimbalzando tra le colline e segnando la fine della nostra caccia.

La Risata Contagiosa di Bennie

Dopo il colpo, la risata contagiosa di Bennie risuonava ancora nelle mie orecchie. Era una risata che esprimeva soddisfazione, gioia e una profonda connessione con la terra e la natura. Questo viaggio non è stato solo una caccia, ma una vera e propria esperienza di vita, un’avventura che ha rafforzato il mio legame con il continente africano.

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La Sfida del Nyala

Cacciare il nyala non è un’impresa facile. Questo tragelafo, con il suo manto striato e la sua natura riservata, si muove silenziosamente attraverso la fitta vegetazione, rendendo la sua individuazione estremamente difficile. Tuttavia, grazie all’accortezza e all’esperienza dei bravissimi tracker che mi hanno accompagnato, sono riuscito a conquistare anche questo trofeo. La loro conoscenza del territorio e delle abitudini del nyala è stata fondamentale, permettendomi di avvicinarmi con cautela e precisione.

La giornata iniziava all’alba, con il sole che appena sorgeva all’orizzonte, tingendo il cielo di sfumature rosa e arancio. Con l’aria ancora fresca del mattino, ci siamo inoltrati nella boscaglia, con il cuore che batteva forte per l’emozione. I tracker, con passi silenziosi e movimenti fluidi, avanzavano con una sicurezza e una tranquillità che trasmettevano fiducia. Ogni loro gesto era pieno di significato, ogni sguardo un’indicazione su cosa osservare.

Il mio tracker è stato il vero eroe di questa caccia. La sua capacità di leggere i segni invisibili della presenza del nyala era sorprendente. Analizzava ogni impronta, ogni foglia spezzata, ogni traccia lasciata sul terreno con una precisione quasi sovrumana. Mi insegnava a riconoscere i piccoli dettagli: un ramo piegato, una macchia di fango su una foglia, un leggero odore nell’aria. Ogni passo era una lezione di pazienza e osservazione, ogni segnale della presenza del nyala un’opportunità per affinare le mie abilità.

Quando finalmente abbiamo trovato tracce fresche del nyala, l’adrenalina ha iniziato a scorrere. Il tracker mi ha fatto segno di rallentare e di avanzare ancora più silenziosamente. Il cuore mi batteva forte, consapevole che ogni rumore poteva allertare il nostro obiettivo. L’avvicinamento richiedeva movimenti lenti e controllati, spesso strisciando per terra per evitare di essere visti.

Dopo ore di paziente ricerca, siamo riusciti a individuare il nostro obiettivo. Il nyala si trovava a breve distanza, parzialmente nascosto tra i cespugli. La tensione era palpabile. Ogni muscolo del mio corpo era teso, ogni respiro misurato. Il tracker mi ha indicato la posizione perfetta per prendere il tiro. Mi sono posizionato con calma, prendendo un respiro profondo per stabilizzare il mio cuore che batteva forte.

Con un colpo ben piazzato, il bel nyala è diventato parte dei miei trofei acquisiti durante questa straordinaria avventura. L’emozione del successo era travolgente. Non era solo la soddisfazione di aver conquistato un trofeo, ma il rispetto e l’ammirazione per l’animale e per il territorio che lo ospita. La sensazione di aver superato una sfida così grande, di aver lavorato in perfetta armonia con il mio tracker e di aver appreso così tanto lungo il percorso, era indescrivibile.

La caccia al nyala è stata un’esperienza che ha messo alla prova ogni mia abilità e ha richiesto una connessione profonda con la natura e con i miei compagni di caccia. I momenti trascorsi in silenzio, i segnali osservati con attenzione e la tensione del momento culminante hanno reso questa avventura indimenticabile. La collaborazione con il tracker, un vero maestro del suo mestiere, è stata fondamentale e ha arricchito immensamente la mia esperienza. Ogni passo nel folto della vegetazione, ogni sussurro di vento tra gli alberi, ogni incontro con la fauna locale resteranno per sempre impressi nella mia memoria, testimoni di una vacanza di caccia che è stata tanto una lezione di vita quanto una sfida di abilità.

Esplorazioni e Delizie a Port Elizabeth

La mia avventura non si è limitata alla caccia. Durante il mio soggiorno, ho avuto l’opportunità di esplorare alcune delle meraviglie del Sudafrica. Una delle esperienze più affascinanti è stata la visita al Parco Nazionale di Addo. Questo parco, famoso per la sua popolazione di elefanti, offre uno spettacolo naturale incredibile, con panorami mozzafiato e una varietà di fauna selvatica che va oltre ogni immaginazione. Osservare questi maestosi animali nel loro habitat naturale è stata un’esperienza che ha arricchito ulteriormente il mio viaggio.

Dopo una giornata di esplorazioni e avventure, niente è stato più gratificante di una cena a base di aragoste e frutti di mare a Port Elizabeth. Questo delizioso pasto ha aggiunto un tocco di lusso e piacere al mio viaggio, offrendo un perfetto equilibrio tra avventura e relax. La cucina locale, ricca di sapori freschi e autentici, è stata il modo ideale per concludere una giornata intensa.

Ricordi Indelebili

Ora, mentre ripongo i miei vestiti e l’attrezzatura da caccia, ogni oggetto sembra raccontare una storia. Il profumo del mopane, il fango secco sugli stivali, le piccole cicatrici lasciate dai rovi e dai rami spinosi: tutto parla di un viaggio che ha lasciato un segno profondo in me. Il Sudafrica, con le sue vaste pianure, le colline ondulate e la sua ricca fauna, è entrato nel mio cuore, e so che tornerò presto.

Il Sudafrica vissuto così, in amicizia e senza particolari filtri, ha un sapore diverso, è Africa vera e forte, tra un avvicinamento sulle pianure erbose a un branco di springbock e un’arrampicata sulle verdi pareti di un kopje a insidiare il mountain reedbuck.

È stata una grande sfida anche quella con l’elusivo nyala ma, grazie all’accortezza dei bravissimi tracker, anche il bel tragelafo è da annoverarsi tra i trofei acquisiti di questa vacanza di caccia in Sudafrica con Montefeltro.

Una bella gita al parco nazionale di Addo, una cena a base di aragoste e frutti di mare a Port Elizabeth e lo zaino dei ricordi si arricchisce di un altro frammento.

Tra le tante avventure vissute, quella all’elusivo nyala, un’antilope magnifica e cauta, che ha messo alla prova tutte le mie abilità di cacciatore.

Port Elizabeth Sudafrica

Crociera sul fiume a Port Elizabeth

Un Viaggio da Ricordare

Ogni esperienza, ogni sfida e ogni momento di questa vacanza di caccia in Sudafrica ha contribuito a creare ricordi indelebili. Il mio zaino dei ricordi si è arricchito di un altro frammento prezioso, fatto di conquiste e scoperte, di momenti di pura adrenalina e di quiete contemplativa.

Gli organizzatori hanno preparato un viaggio perfetto, bilanciando magistralmente le esigenze di un cacciatore con quelle di un esploratore curioso. Questo viaggio non è stato solo una serie di battute di caccia, ma un vero e proprio percorso di scoperta, immerso nella bellezza selvaggia e incontaminata del Sudafrica.

La mia avventura di caccia in Sudafrica è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore. La sfida con il nyala, le esplorazioni nel Parco Nazionale di Addo e le delizie culinarie di Port Elizabeth hanno reso questo viaggio unico e memorabile. Se siete appassionati di caccia e desiderate vivere un’avventura autentica e coinvolgente, vi consiglio vivamente di esplorare come me le meraviglie del Sudafrica.

Non vedo l’ora di tornare e arricchire il mio zaino dei ricordi con nuove straordinarie avventure.

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