Il Fascino della Caccia al Gallo Cedrone: Una Danza Antica come il Tempo

La caccia al Gallo Cedrone è una delle cacce più emozionanti e suggestive da vivere in Bulgaria.
La caccia al gallo cedrone, soprattutto quando praticata al canto, è un’esperienza che tocca le corde più profonde dell’anima del cacciatore. Non è solo una battuta di caccia, ma un rito antico, un dialogo segreto tra uomo e natura. Il cacciatore, immerso nel silenzio della foresta all’alba, segue il canto misterioso dell’urogallo, un richiamo che sembra provenire da un’epoca lontana, vecchia come il mondo stesso.
Ogni nota emessa da questo maestoso abitante delle foreste è un invito e, al tempo stesso, una sfida. Ma attenzione: il canto si interrompe, e con esso il cacciatore deve fermarsi, immobile, in attesa. È una danza silenziosa, dove ogni passo deve essere calcolato, ogni movimento controllato, per non interrompere l’incantesimo che avvolge quei momenti.
Il Re del Bosco: Ritratto di una Creatura Leggendaria
Il gallo cedrone, signore indiscusso dei boschi dei Monti Rodopi, è il più grande tra i tetraonidi europei. Con il suo peso che può raggiungere i 5 chili, incarna forza e maestosità. Il suo piumaggio, grigio scuro con riflessi verdi metallici, sembra catturare i segreti della foresta, mentre la macchia bianca sull’ala e le caruncole rosso vivo sul capo aggiungono tocchi di regalità al suo aspetto.
Incontrare un gallo cedrone nel suo habitat naturale è come trovarsi davanti a una creatura mitologica, un simbolo vivente di quei boschi selvaggi e incontaminati che sembrano appartenere a un altro mondo.
La Sua Dimora: L’Incanto dell’Alta Montagna
Il regno del gallo cedrone si estende nelle alte quote, tra foreste di larici, tappeti di mirtilli e rododendri in fiore. È un ambiente aspro e maestoso, dove l’aria è fresca e pungente, e ogni suono sembra amplificato dalla vastità del paesaggio. Qui, lontano dalla frenesia del mondo, il tempo sembra scorrere più lentamente, scandito solo dai richiami degli animali e dal fruscio del vento tra gli alberi.
Per il cacciatore, avventurarsi in questi luoghi non è solo una sfida fisica, ma anche un viaggio interiore. Ogni passo sul terreno accidentato, ogni respiro nell’aria frizzante, ogni istante passato in attesa del canto del gallo cedrone diventa parte di un’esperienza indimenticabile, un momento in cui l’uomo si riconnette con la natura più autentica e selvaggia.
Un’Esperienza Indimenticabile
La caccia al gallo cedrone non è per tutti: richiede pazienza, rispetto e un amore sincero per la natura. Ma per chi accetta la sfida, offre emozioni che vanno ben oltre il trofeo. È una celebrazione dell’arte venatoria, un omaggio alla bellezza e alla forza della vita selvaggia, e una lezione di umiltà di fronte alla grandezza della natura.
Chiunque abbia avuto la fortuna di ascoltare il canto del gallo cedrone, in una radura nascosta tra le montagne, sa che si tratta di un momento magico, di quelli che rimangono impressi nella memoria per sempre, un ricordo che riecheggia come il canto stesso, portando con sé l’essenza di una foresta antica e senza tempo.
Come si svolge la caccia al gallo cedrone?
Mentre in paesi come la Lapponia, Scozia e in alcune aree di Russia e Bielorussia il gallo cedrone viene principalmente cacciato con il cane da ferma, dove vive a quote inferiori, l’esperienza venatoria più emozionante alla ricerca di questo tetraonide è sicuramente la caccia al canto.
Questa caccia, non consentita in Italia e ora chiusa anche in Romania, ha luogo in Bulgaria nei Monti Rodopi, tra fine aprile e fine maggio: l’animale viene insidiato nelle arene di canto quando si esibisce con il suo caratteristico verso per attirare le femmine.
I cacciatori partono quando il buio avvolge ancora i Monti Rodopi. Il silenzio della notte è rotto solo dal fruscio delle foglie sotto i passi leggeri dei cacciatori. Avvicinarsi alle arene di canto richiede movimenti lenti e calcolati, spesso su terreni accidentati. Le guide indicano i punti strategici dove appostarsi, tenendo conto del vento e della vegetazione circostante per evitare che l’odore umano venga percepito dagli uccelli.
All’approssimarsi dell’alba, i galli cedroni iniziano il loro caratteristico canto. Questo suono, una combinazione di schiocchi, fischi e gorgheggi, è un richiamo irresistibile per le femmine e un segnale territoriale per altri maschi. I cacciatori ascoltano attentamente, cercando di individuare la posizione esatta del gallo cedrone. L’emozione cresce con l’intensificarsi del canto, un momento magico che segna l’inizio della vera e propria battuta di caccia.
Una volta individuato il canto, i cacciatori iniziano l’avvicinamento finale. Questo è il momento più delicato: ogni passo deve essere calcolato per non fare rumore. Il cacciatore si sposta lentamente, sfruttando la copertura naturale del terreno, come alberi e cespugli, per nascondersi. Il gallo cedrone è concentrato sulla sua esibizione, ma rimane estremamente vigile.
Raggiunta una distanza adeguata, solitamente tra i 20 e i 30 metri, il cacciatore si prepara al tiro. La tensione è palpabile: un errore può far fuggire il gallo cedrone in un istante. Il cacciatore deve attendere il momento giusto, quando l’uccello è più esposto e distratto dal canto. Con un movimento fluido e preciso, si alza il fucile, si prende la mira e si spara.
Se il tiro è andato a segno, il cacciatore avanza per recuperare il trofeo. Il gallo cedrone, con il suo piumaggio maestoso, è una preda ambita e un simbolo di successo venatorio. I cacciatori e le guide condividono un momento di soddisfazione e rispetto per l’animale abbattuto. Le prede vengono trattate con cura e rispetto, riflettendo l’etica venatoria che guida ogni battuta di caccia.
L’Urogallo
Il gallo cedrone, noto anche come “tetrao urogallus”, è una delle specie di galliformi più grandi e magnifiche presenti nelle foreste dell’emisfero settentrionale. È una specie di galliforme strettamente associata alle foreste di conifere e a una vegetazione fitta e ricca di boschi.
Ecco alcune informazioni salienti sul gallo cedrone:
Aspetto fisico: I maschi adulti di gallo cedrone sono tra gli uccelli più grandi nel loro genere, con una lunghezza che può superare i 70-100 centimetri e un’apertura alare che può raggiungere anche i due metri. Presentano un piumaggio vistoso: la testa nera è ornata da una cresta rossa brillante e un collare bianco intorno al collo. Il resto del corpo è per lo più nero e marrone, con penne variopinte, comprese le piume caudali allargate.
Habitat: I galli cedroni prediligono habitat di foreste di conifere, soprattutto abeti e pini, ma possono essere trovati anche in foreste miste di latifoglie e nelle regioni montuose.
Comportamento: Sono uccelli molto schivi e territoriali, tendono a evitare le zone frequentate dall’uomo e preferiscono vivere in aree remote e tranquille. Durante il corteggiamento, i maschi esibiscono un comportamento spettacolare, emettendo suoni forti e vibranti e mostrando la loro cresta rossa mentre si esibiscono in rituali di parata.
Alimentazione: Si nutrono principalmente di una dieta varia, che include gemme, bacche, insetti, germogli, frutti di bosco e altre piante che possono trovare nel loro ambiente.
Conservazione: In alcune aree, la popolazione di galli cedroni è diminuita a causa della perdita di habitat naturale. Di conseguenza, sono state introdotte misure di conservazione per proteggere e preservare questa specie in via di estinzione, compreso il monitoraggio delle popolazioni, la creazione di riserve naturali e la regolamentazione della caccia.
Il gallo cedrone è una delle specie più iconiche delle foreste boreali e rappresenta un simbolo di bellezza e maestosità. La sua presenza nelle foreste è indicativa di ecosistemi forestali sani e in equilibrio, motivo per cui è importante proteggere e conservare il loro habitat naturale.
Armi, munizioni e abbigliamento consigliato.
Giunti a distanza di tiro, fra i 20 e i 40/50 mt, si può sparare utilizzando carabine di piccolo calibro (222r, 223r e tutti i 5mm leciti) con palle fmj da 50/55 grani in modo da non rovinare la spoglia. Chi opta per il calibro 12 deve, ovviamente avvicinarsi fino a una ventina di metri utilizzando cartucce dal 4 agi 000 a seconda delle nazioni in cui si caccia.
L’abbigliamento deve essere quello per la caccia alpina, possibilmente poco rumoroso e di colori vicini a quelli dell’ambiente. L’utilizzo di scarponi è raccomandato anche per l’asperità del terreno tipico del sottobosco alpino (rododendro, mirtilli e aghi di larice).
Luca ha avuto modo di vivere questa avventura magica sulle tracce del canto misterioso dell’urogallo.
Se anche tu vuoi vivere quest’esperienza con l’aiuto dell’immaginazione, leggi il suo racconto!
Caccia al gallo cedrone in Bulgaria: l’esperienza di Luca.
“Sveglia alle tre e mezza, usciamo dall’imponente casa di caccia in legno e muratura e una fastidiosa pioggerellina comincia a scendere. Dentro di me penso che i galli non canteranno poiché anche loro, come noi, odiano il cielo troppo nuvoloso e la pioggia fredda.

Neshko, il guardiacaccia, indica la cima di un larice: lui, il gallo che viene dalla preistoria, è là, strappa qualche gemma di larice e la ingoia prima di dedicarsi al canto.
Neshko mi invita a sparare, ma un ramo si frappone fra me e l’urogallo, di cui scorgo solo coda e collo. Cerco di spiegarlo come posso a Neshko che mi trascina, abbandonando ogni prudenza, presso un tronco alla nostra destra. Alzo la mia bolt action sintetica in 223 Remington, corta e leggera, adatta al bosco. Un leggero fremito dell’animale mi fa trasalire, ma non perdo la concentrazione: il guerriero di Tracia incassa il colpo e precipita lungo il larice sul letto di mirtilli che, quale ultima dimora, lo accoglie.
È caduto composto e il rametto di larice nel becco, come ultimo viatico, completa la scena, mentre l’alba, casa del cacciatore tra le cui pareti abbiamo vissuto l’ennesima avventura, lascia posto alla luce livida del giorno, quando già, lontane, si profilano nubi scure.”
E tu, desideri respirare il profumo di larice dei Rodopi e sentire il canto d’amore del gigante tetraonide?
FAQ – Caccia al gallo cedrone nei Monti Rodopi, Bulgaria
1. Che tipo di caccia è quella al gallo cedrone?
È una caccia affascinante, silenziosa, quasi spirituale. Si svolge all’alba, durante il periodo del canto del maschio, e richiede pazienza, orecchio fine e grande rispetto per il bosco. Non si tratta di quantità, ma di un momento irripetibile tra uomo, foresta e selvatico.
2. Dove si svolge questa caccia con Montefeltro?
Nei Monti Rodopi, una regione montuosa della Bulgaria meridionale ricca di abeti, faggi e larici. È uno dei pochi luoghi in Europa dove il gallo cedrone è ancora ben presente e protetto. Una destinazione venatoria autentica e fuori dalle rotte del turismo di massa.
3. Quando si può cacciare il gallo cedrone in Bulgaria?
Il periodo ideale è tra fine aprile e fine maggio, quando i maschi iniziano il rituale del canto per attrarre le femmine. È proprio durante questa “danza sonora” che si svolge la caccia, sempre con il massimo rispetto per l’habitat.
4. Cos’è il “canto” del gallo cedrone?
È un suono ancestrale, quasi alieno: un misto di schiocchi, fruscii, gorgheggi metallici. Serve a delimitare il territorio e attirare la femmina. Per il cacciatore, è la bussola sonora che guida l’avvicinamento… ma ogni passo va dosato con sapienza.
5. È una caccia adatta a tutti i cacciatori?
No. È una caccia per chi sa stare in silenzio, per chi ama ascoltare e osservare. Serve equilibrio, pazienza, amore per la natura. Non è adatta a chi cerca l’adrenalina di un’azione frenetica, ma è perfetta per chi desidera emozioni profonde e lente.
6. Quanti esemplari si possono prelevare?
Il prelievo è selettivo e regolamentato. Generalmente si autorizza un solo abbattimento per cacciatore. L’obiettivo non è la quantità, ma vivere un’esperienza venatoria consapevole, rispettosa della specie e dell’ambiente.
7. Quale attrezzatura è consigliata?
Fucile a canna liscia, generalmente calibro 12 o 20, strozzature strette. Munizioni specifiche da bosco. Abbigliamento tecnico da montagna, scarponi leggeri ma resistenti, mimetica sobria. E soprattutto: silenzio e passo sicuro.
8. Si caccia con la guida?
Assolutamente sì. Le guide locali conoscono alla perfezione il territorio, le arene di canto, i sentieri. Sono fondamentali per garantire sicurezza, rispetto dei regolamenti e aumentare le probabilità di successo. Con Montefeltro, non si è mai soli.
9. Com’è organizzato il soggiorno?
Montefeltro cura ogni dettaglio: accoglienza in strutture tipiche, pasti caldi, transfer, licenze, accompagnatori esperti. Il pacchetto è all-inclusive e studiato per farti pensare solo alla magia della foresta.
10. Quanto dura l’esperienza?
Generalmente la caccia al gallo cedrone richiede almeno 2 o 3 giorni, considerando le albe e le condizioni meteorologiche. Ogni uscita si svolge nelle primissime ore del mattino, quando il bosco è ancora addormentato.
11. Serve preparazione fisica?
Un minimo sì. Si cammina a lungo, in silenzio, su terreni sconnessi e in pendenza. Nulla di estremo, ma serve una buona forma e l’abitudine alla montagna. La fatica, però, viene ampiamente ripagata.
12. È adatta anche a giovani cacciatori?
Sì, purché abbiano già esperienza di caccia e spirito di osservazione. È un’ottima scuola per imparare il rispetto della natura, l’etica venatoria e l’arte dell’ascolto. Per molti giovani, è un rito di passaggio.
13. Perché scegliere la Bulgaria per questa caccia?
Perché la Bulgaria ha ancora grandi estensioni di foresta intatta, una buona densità di galli cedroni e una cultura venatoria rispettosa. Inoltre, l’organizzazione bulgara è precisa e professionale, specie nelle aree selezionate da Montefeltro.
14. Cosa rende speciale questa caccia rispetto ad altre?
Il contesto. La luce dell’alba tra gli abeti. Il canto misterioso che rompe il silenzio. L’avvicinamento lento, teso, quasi sacro. È un momento sospeso nel tempo, che unisce uomo e natura in modo profondo e irripetibile.
15. Il gallo cedrone è cacciabile anche in Italia?
No. In Italia il gallo cedrone è specie protetta e non cacciabile. Le popolazioni sono ridotte o estinte. Per questo la Bulgaria rappresenta una delle poche mete legali e sicure per vivere questa esperienza.
16. È possibile abbinare questa caccia ad altre esperienze in loco?
Sì. Alcuni cacciatori scelgono di restare qualche giorno in più per una battuta al capriolo o per una visita culturale in città vicine. Montefeltro può costruire un itinerario su misura, anche per accompagnatori non cacciatori.
17. Quali accorgimenti per un avvicinamento corretto al gallo?
Il segreto è il ritmo. Bisogna muoversi solo nei momenti in cui il gallo emette la parte del canto che lo rende “sordo” ai rumori esterni. È un gioco di tempismo e ascolto. Le guide ti insegneranno a interpretarlo.
18. Che documenti servono per cacciare in Bulgaria?
Montefeltro si occupa di tutto: dalla licenza di caccia bulgara alla copertura assicurativa. Al cliente basta avere il porto d’armi valido e i documenti personali. Una gestione snella e senza stress.
19. Quali emozioni raccontano i cacciatori che hanno vissuto questa esperienza?
Parlano di magia. Di un’alba diversa da tutte le altre. Del batticuore quando si sente il primo canto. Di rispetto profondo per l’ambiente. E soprattutto… della gratitudine per aver vissuto una caccia così vera.
20. Perché affidarsi a Montefeltro per questo tipo di caccia?
Perché Montefeltro seleziona solo territori con densità reali e garantite, lavora con guide esperte, rispetta il ritmo della natura e offre un’accoglienza impeccabile. È una caccia cucita addosso, etica e coinvolgente. Con una certezza: ogni cliente torna a casa con un ricordo indelebile.

















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