La magia della caccia al fagiano: tecnica, tradizione e passione

Published On: 30 Dicembre 2024
caccia al fagiano

La caccia al fagiano è molto più di un semplice sport: è un’esperienza che combina tecnica, tradizione e un profondo legame con la natura.

Ogni battuta porta con sé l’emozione dell’attesa, la concentrazione del momento e la soddisfazione di un tiro ben piazzato.

Tuttavia, per viverla al meglio, è fondamentale comprendere alcuni aspetti che fanno la differenza tra una giornata ordinaria e un ricordo indimenticabile.

Abbiamo più volte sottolineato in questo blog l’importanza del cane nella caccia vagante ma la scelta del fucile e delle munizioni, sopratutto nei drive, è pure uno degli elementi più importanti. Che si tratti di un sovrapposto o di una doppietta, l’arma deve adattarsi al cacciatore e al tipo di tiro. I calibri più comuni sono il 12 e il 20, ma persino il calibro 28 può sorprendere nelle mani giuste. L’abbinamento delle munizioni, con cariche e numeri di pallini adeguati, garantisce tiri efficaci sia per i fagiani di altezza media che per quelli più alti.

Fucili iconici: un omaggio alla tradizione

Quando si parla di caccia al fagiano, non si può ignorare il fascino intramontabile delle doppiette e dei sovrapposti realizzati dai maestri armaioli inglesi. Purdey e Holland & Holland, nomi leggendari nella storia della caccia, rappresentano l’apice dell’artigianalità e dell’eleganza. Questi fucili non sono solo strumenti di caccia, ma opere d’arte, costruite con materiali pregiati e impreziosite da incisioni raffinate. Possedere un Purdey o un Holland & Holland è come tenere tra le mani un pezzo di storia, un simbolo della tradizione venatoria inglese che ha affascinato generazioni di cacciatori.

Una coppia di doppiette Holland & Holland

Accanto a questi capolavori storici, l’Italia vanta un ruolo di primo piano nella produzione di fucili moderni. La linea Pietro Beretta, ad esempio, è un perfetto equilibrio tra innovazione e raffinatezza. Beretta, con oltre 500 anni di esperienza, offre fucili di qualità impeccabile, ideali per il cacciatore che cerca performance elevate senza rinunciare al fascino della tradizione. I modelli Beretta, con il loro design ergonomico e la precisione senza pari, rappresentano un’eccellenza italiana che ha conquistato il mondo.

Doppietta-Beretta-by-Marc-Newsome

E poi c’è Benelli, che ha rivoluzionato il settore con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Il Benelli 828U, ad esempio, è un sovrapposto moderno che combina leggerezza, affidabilità e un’estetica sorprendente. Grazie a un sistema di chiusura innovativo e a un design modulare, questo fucile è perfetto per chi desidera precisione e comfort in ogni tiro. Benelli è sinonimo di innovazione e rappresenta il futuro della caccia, senza mai dimenticare il rispetto per la tradizione.

Un’arte che unisce tecnica e storia

La scelta del fucile non è solo una questione tecnica, ma un rito che collega il cacciatore alla storia e alla cultura della caccia. Che si tratti di un pezzo storico come un Purdey o un Holland & Holland, di un sovrapposto della linea Beretta o di un Benelli 828U, ogni fucile racconta una storia. Utilizzare uno di questi strumenti non è solo un piacere pratico, ma un omaggio alla maestria degli armaioli e alla tradizione venatoria.

Indipendentemente dal fucile scelto, ogni dettaglio della battuta di caccia richiede attenzione. Quando il fagiano si alza in volo, non basta seguirne l’altezza o la velocità: bisogna leggere la traiettoria, anticipare i movimenti e mantenere il fucile in movimento lungo la linea del selvatico. Fermare il fucile al momento dello sparo significa quasi sempre mancare il colpo. Per i tiri più alti, è importante spostare il peso sul piede posteriore, mentre per quelli più vicini il peso deve essere leggermente in avanti. La postura, il movimento fluido e la concentrazione sono fondamentali per garantire un colpo pulito ed etico.

La magia della caccia al fagiano

Munizioni per la caccia al fagiano: scegliere con attenzione

La caccia al fagiano è un’arte che richiede non solo abilità e tecnica, ma anche una scelta accurata delle munizioni. Le caratteristiche del fagiano – la sua velocità, il tipo di volo e le diverse altezze che può raggiungere – rendono fondamentale l’uso di cartucce adeguate, in grado di garantire un abbattimento pulito e rispettoso del selvatico. Analizziamo i fattori chiave nella scelta delle munizioni e quali sono le più indicate per questa caccia.

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1. Il calibro: un elemento cruciale

La scelta del calibro è il primo passo per individuare la cartuccia giusta. I calibri più utilizzati nella caccia al fagiano sono il 12, il 16, il 20 e, per i più esperti, il 28. Ognuno ha caratteristiche specifiche che lo rendono più o meno adatto in base all’esperienza del cacciatore e al contesto venatorio:

Calibro 12: È il calibro più diffuso e versatile, adatto sia a principianti che a cacciatori esperti. Garantisce un’ampia gamma di opzioni di carico ed è perfetto per abbattere fagiani a diverse distanze, inclusi i tiri più impegnativi su selvatici alti.

Calibro 16: Meno comune, ma apprezzato per il suo equilibrio tra peso e potenza. È una scelta ottimale per chi cerca prestazioni simili al calibro 12, ma con un fucile più leggero.

Calibro 20: Amato per la sua leggerezza e maneggevolezza, il calibro 20 è ideale per i cacciatori che preferiscono un’arma più leggera senza sacrificare troppo in potenza.

Calibro 28: Una scelta per cacciatori esperti. Questo calibro richiede maggiore precisione, ma nelle mani giuste può essere incredibilmente efficace. È particolarmente indicato per tiri a distanza ravvicinata.

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2. Peso della carica e numerazione dei pallini

Il peso della carica di piombo e la dimensione dei pallini sono fondamentali per ottenere tiri efficaci e rispettosi verso il selvatico.

Carica: Per il fagiano, le cariche variano generalmente da 25g a 32g, a seconda del calibro:

Calibro 12: 28-32g
Calibro 16: 28-30g
Calibro 20: 25-30g
Calibro 28: 25-28g

Una carica più pesante offre maggiore energia cinetica, ideale per selvatici alti o più resistenti, mentre una carica più leggera è perfetta per tiri ravvicinati, garantendo una rosata più densa.

Numerazione dei pallini: La dimensione dei pallini varia solitamente tra il numero 5 e il numero 7, in base alla distanza e al tipo di fagiano:

Numero 5: Adatto per fagiani più alti o a lunga distanza, grazie alla maggiore penetrazione.

Numero 6: Una scelta versatile, ideale per la maggior parte delle situazioni.

Numero 7: Perfetto per tiri ravvicinati, poiché offre una rosata più ampia e omogenea.

3. Munizioni specifiche per fagiani alti

Per i fagiani “grattacielo”, quelli che volano a oltre 40 metri di altezza, è fondamentale scegliere munizioni con cariche potenti e pallini di dimensioni maggiori. In questo caso, i pallini numero 5 o 4 sono ideali per garantire l’energia necessaria a un abbattimento efficace.

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Alcune cartucce premium, progettate specificamente per la caccia ad altezza estrema, utilizzano leghe di tungsteno o altri materiali ad alta densità per massimizzare la penetrazione e la velocità.

4. Materiali ecologici: il piombo vs le alternative

Con l’aumento delle restrizioni sull’uso del piombo in molte aree, i cacciatori stanno esplorando alternative come pallini in acciaio, tungsteno o bismuto. Questi materiali hanno densità e prestazioni diverse:

  • Acciaio: Meno denso del piombo, richiede pallini di dimensioni maggiori (es. numero 4 o 3) per ottenere una penetrazione equivalente. È una scelta economica, ma meno efficace per tiri lunghi.
  • Bismuto: Simile al piombo per densità e prestazioni, è un’ottima alternativa per tiri a media distanza.
  • Tungsteno: Il materiale più denso e performante, ma anche il più costoso. È ideale per selvatici ad altezza estrema.

Una volta pronti, la sicurezza diventa il pilastro centrale di ogni battuta. Conoscere il posizionamento dei battitori e dei compagni, ascoltare attentamente le regole del responsabile della battuta e rispettare le indicazioni sono fondamentali per garantire una caccia piacevole e sicura. Ogni battuta ha le sue peculiarità: c’è chi utilizza un corno per segnalare l’inizio, chi prevede regole specifiche sui selvatici a terra o sulla raccolta dei bossoli. Comprendere queste dinamiche prima dell’inizio aiuta a evitare errori e fraintendimenti.

Arrivato al tuo posto, la caccia diventa un’arte di osservazione e strategia. Guardati intorno e cerca di capire da dove arriveranno i fagiani. Esamina il vento, calcola l’altezza probabile dei tiri e immagina le traiettorie. Visualizzare i movimenti e fare qualche prova a vuoto con il fucile aiuta a entrare nella giusta mentalità, eliminando incertezze e migliorando la precisione.

battuta-di-caccia-al-fagiano-a-Rivergaro

Quando il fagiano si alza in volo, ogni dettaglio conta. Non basta seguirne l’altezza o la velocità; è essenziale osservare anche la traiettoria per posizionarsi correttamente. Lo sguardo dovrebbe focalizzarsi sulla testa e sul becco del selvatico, mantenendo al contempo l’altro occhio sulla direzione del suo volo. Questo approccio bilanciato permette di anticipare i movimenti del fagiano e di preparare un tiro pulito.

La postura gioca un ruolo cruciale. Per tiri a media distanza, è utile mantenere il peso leggermente spostato in avanti, il che aiuta a stabilizzare il fucile e a mantenere il contatto con il calcio. Per i fagiani più alti, invece, spostare il peso sul piede posteriore offre una maggiore stabilità per seguire traiettorie più ripide.

La chiave del successo, tuttavia, sta nel mantenere il movimento del fucile lungo la linea del selvatico. Fermare il fucile al momento dello sparo porta quasi sempre a mancare il colpo. Questo vale soprattutto per i tiri trasversali, dove il movimento fluido è fondamentale per mantenere la precisione. Quando un fagiano passa direttamente sopra la testa, può essere utile portare la canna leggermente di lato rispetto al selvatico, come in un “sorpasso”, per mantenere il contatto visivo e calibrare meglio il tiro.

Un altro elemento spesso trascurato è il ruolo della mano anteriore, quella che guida il fucile. La posizione di questa mano può influire significativamente sul controllo del tiro. Per tiri più alti, spostare la mano verso il calcio aiuta a mantenere il movimento del fucile anche nelle fasi finali. Per i tiri trasversali, invece, una presa più avanti garantisce maggiore controllo sulla traiettoria.

Il rispetto per il selvatico è una parte essenziale di ogni battuta di caccia. Giudicare correttamente la distanza è fondamentale per evitare di colpire animali fuori portata, aumentando il rischio di ferirli inutilmente. Se il primo colpo non è risolutivo, è doveroso usare la seconda canna per garantire un abbattimento pulito. Ogni tiro dovrebbe essere etico e mirato a minimizzare sofferenze inutili.

La caccia al fagiano, come ogni forma d’arte, richiede pratica costante. Anche i cacciatori più esperti beneficiano di sessioni di allenamento su piattelli o “snap caps” per perfezionare il movimento del fucile e il tempismo del tiro. Ogni dettaglio conta: dalla fluidità del montare il fucile alla velocità con cui si segue il selvatico.

Allenarsi fuori stagione: la Nordic Clays per il tiro al piattello

La caccia al fagiano, come tutte le attività venatorie, richiede non solo passione e dedizione, ma anche costante allenamento per affinare la tecnica e mantenere la precisione. Fuori stagione, una delle migliori soluzioni per i cacciatori è il tiro al piattello, e un’arma che si distingue in questo ambito è la Nordic Clays, una pistola sparapiattelli innovativa e semplice da usare.

Questa pistola è progettata per lanciare piattelli manualmente, permettendo di simulare in modo realistico le traiettorie tipiche di un selvatico in volo. Compatta e leggera, la Nordic Clays è perfetta per chi vuole allenarsi ovunque, anche in spazi più ridotti rispetto ai campi di tiro tradizionali. Grazie alla sua facilità d’uso, è possibile riprodurre diversi tipi di volo, come tiri trasversali, dritti o alti, simulando così il comportamento del fagiano. Questa flessibilità consente al cacciatore di lavorare sia sulla precisione che sulla fluidità del movimento del fucile.

Il grande vantaggio della Nordic Clays è che permette di mantenere attiva la memoria muscolare e affinare il coordinamento occhio-mano durante i mesi in cui la caccia è ferma. Usarla regolarmente aiuta a consolidare le abilità necessarie per affrontare con successo la stagione venatoria, migliorando il tempismo e la reattività, elementi essenziali per una caccia efficace ed etica.

La bellezza della caccia al fagiano risiede non solo nella sfida tecnica, ma anche nell’emozione del momento. Ogni battuta è un’opportunità per immergersi nella natura, per affinare le proprie capacità e per celebrare una tradizione che unisce generazioni di cacciatori. Con passione, rispetto e dedizione, ogni battuta diventa un’esperienza indimenticabile.

La caccia al fagiano nelle riserve Montefeltro

Per chi desidera vivere la caccia al fagiano al massimo del suo splendore, Montefeltro offre alcune delle migliori riserve venatorie d’Italia. Qui, la passione per la caccia si unisce alla bellezza dei paesaggi e all’eccellenza della tradizione.

La riserva di Rivergaro: Situata vicino a Piacenza, questa riserva è circondata da dolci colline e boschi perfetti per la caccia al fagiano con il cane da ferma. L’attenzione alla gestione della selvaggina garantisce battute di caccia di altissimo livello. Dopo una giornata intensa, i cacciatori possono godere delle delizie enogastronomiche locali, come i famosi salumi piacentini e i vini della zona.

caccia al fagiano nella riserva di San Fiorano

La riserva di San Fiorano: Immersa nelle colline marchigiane di Cagli, questa riserva offre un’esperienza unica. Non solo i cacciatori possono affrontare sfide avvincenti in un territorio straordinario, ma hanno anche l’opportunità di visitare la fabbrica Benelli a Urbino. Qui, tra tradizione e innovazione, nascono i fucili che accompagnano i cacciatori di tutto il mondo.

La possibilità di abbinare una battuta di caccia a una visita alla fabbrica Benelli rende l’esperienza ancora più speciale. È un viaggio che celebra la storia e il futuro della caccia, combinando l’emozione del tiro con la scoperta delle tecnologie che rendono possibile questa passione. In più San fiorano gode di una zona C addestramento cani con sparo di 1.300 ettari per cacciare i fagiani con i vostri cani da ferma 10 mesi all’anno.

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