Il viaggio dell’anima e della caccia: Katmandu e le Montagne Tibetane

Published On: 1 Giugno 2024

Om Mani Padme Hum: le ceneri dei nostri ricordi si disperdono nel cielo di Katmandu, mentre l’occhio vigile dello stupa di Bodhnath ci ipnotizza, osservando il continuo afflusso di anime che da ogni angolo del Nepal e dalle remote regioni del Tibet si riuniscono per sgranare i rosari.

Dal Mustang alle regioni più inaccessibili del Tibet, i devoti si muovono come inquieti pellegrini circumnavigando l’isola sacra in cerca di un approdo spirituale: Om Mani Padme Hum.

A Pashupatinath, la morte è una presenza tangibile tra i fumi delle pire funerarie. I piedi immersi nel fiume, l’acqua versata sul volto: così una vecchia madre si congeda tra le lacrime dei figli e l’indifferente routine degli astanti. Alcuni mendicano, altri dragano le rive, mentre altri ancora osservano con un sorriso l’irrispettoso coito delle scimmie.

Attraversando Patan e Bhaktapur, si percepisce una sensazione di medioevo. Durbar Square è invece vuota, priva persino dei fantasmi dei vecchi hippie che un tempo la frequentavano. Troviamo rifugio al Dwarikas, un albergo-museo che conserva gli intarsi lignei di un passato che può essere ritrovato solo alla Pilgrims Book House, sempre che il progresso non divori anche quella.

Il Viaggio Venatorio in Nepal

Il viaggio dell’anima continua sulle impervie montagne tibetane, dove l’elicottero ci porta al campo base della Dhorpatan Hunting Reserve, punto di partenza per una delle esperienze di caccia più esclusive al mondo. Qui, tra panorami mozzafiato e ripide salite affrontate con l’aiuto di muli o cavalli, si cacciano l’Himalayan tahr e il blue sheep. La riserva è un vero paradiso per i cacciatori, dove è possibile avvistare anche esemplari di barking deer, sebbene la caccia a questi ultimi sia ora proibita.

L’area di Surdi Bang è un’altra zona perfetta per la caccia al tahr, dove si possono abbattere trofei di grande valore. Le nostre guide esperte si prenderanno cura di ogni dettaglio: dagli spostamenti all’allestimento di eventuali campi volanti, fino al giusto approccio agli animali.

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L’Emozione della Caccia e la Bellezza dei Paesaggi

Cacciare in queste terre non è solo una sfida sportiva, ma un’immersione totale in un ambiente di straordinaria bellezza e spiritualità. Le montagne tibetane offrono scenari di una grandiosità unica, con vette innevate che si stagliano contro un cielo terso e vallate verdi punteggiate da villaggi tradizionali. Ogni passo, ogni respiro in queste altitudini porta con sé un senso di rispetto e meraviglia per la natura selvaggia.

Oggi vi portiamo nel cuore delle montagne tibetane per esplorare una delle esperienze di caccia più avvincenti e spettacolari: la caccia all’Himalayan Tahr e alla Blue Sheep. Questi straordinari animali, che abitano le remote altitudini dell’Himalaya, rappresentano non solo trofei ambiti ma anche una sfida eccezionale per qualsiasi cacciatore.

L’Himalayan Tahr: Un Trofeo Maestoso

L’Himalayan Tahr (Hemitragus jemlahicus) è un ungulato dalla folta pelliccia e dalle lunghe corna ricurve, noto per la sua capacità di adattarsi ai terreni più impervi e scoscesi. I maschi adulti, con la loro criniera folta e le corna possenti, sono particolarmente impressionanti. Possono pesare fino a 90 kg e raggiungere un’altezza al garrese di circa 1 metro. La loro pelliccia varia dal marrone scuro al rossastro, fornendo un ottimo mimetismo tra le rocce e le piante alpine.

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La Blue Sheep: Eleganza e Agilità

La Blue Sheep (Pseudois nayaur), conosciuta anche come bharal, è un altro trofeo prezioso per i cacciatori di alta montagna. Questo animale è caratterizzato da un mantello grigio-azzurro e corna arcuate che possono crescere fino a 80 cm. La Blue Sheep è più leggera rispetto al Tahr, con un peso che varia dai 35 ai 75 kg, ma è altrettanto agile e ben adattata ai terreni rocciosi e scoscesi.

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La Caccia nelle Montagne Tibetane

La caccia all’Himalayan Tahr e alla Blue Sheep in Tibet è una vera e propria avventura che richiede preparazione fisica, resistenza e una profonda conoscenza del territorio. Ecco come si svolge questa straordinaria esperienza:

Preparazione e Arrivo: La spedizione inizia con un volo in elicottero che vi porterà al campo base, situato a un’altitudine che varia tra i 3.000 e i 4.500 metri. Il campo base è equipaggiato con tutto il necessario per garantire comfort e sicurezza, e offre una vista mozzafiato sulle cime innevate circostanti.

Caccia in Tibet trasferimento in elicottero

Acclimatazione: Prima di iniziare la caccia vera e propria, è fondamentale acclimatarsi all’alta quota. Questo periodo permette al corpo di adattarsi alla minore concentrazione di ossigeno e riduce il rischio di mal di montagna. Durante questo tempo, i cacciatori possono esplorare l’area, osservare la fauna locale e prepararsi mentalmente per la caccia.

La caccia all’Himalayan Tahr e alla Blue Sheep richiede lunghe escursioni su terreni ripidi e rocciosi. Le guide locali, esperte conoscitrici del territorio e del comportamento degli animali, vi accompagneranno in ogni fase. L’uso di binocoli e telescopi è essenziale per individuare i trofei a distanza. Una volta avvistato il bersaglio, inizia l’approccio, spesso lungo e laborioso, per avvicinarsi abbastanza da garantire un tiro preciso e sicuro.

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Questa caccia prevede l’utilizzo di tecniche di stalking, avvicinamento silenzioso e pazienza. Questi animali hanno sensi molto acuti e sono estremamente cauti. Il vento, la copertura del terreno e la luce del giorno giocano un ruolo cruciale nel successo della caccia.

Dopo ore di cammino e avvicinamento, il momento del tiro è carico di tensione e adrenalina. La precisione è fondamentale per garantire un abbattimento rapido e rispettoso dell’animale. Il successo della caccia dipende dalla calma e dalla concentrazione del cacciatore.

Dopo l’abbattimento, si torna al campo base per celebrare l’impresa e riflettere sull’avventura. La comunità di cacciatori e guide condivide storie e esperienze, creando legami duraturi e indimenticabili.

La caccia in Tibet è un’esperienza unica che combina la sfida fisica e mentale con la bellezza mozzafiato dei paesaggi himalayani. È un viaggio che va oltre la semplice caccia, offrendo una profonda connessione con la natura selvaggia e una comprensione più profonda delle tradizioni locali.

Per chi cerca un’avventura senza pari e l’opportunità di cacciare due dei trofei più ambiti al mondo, le montagne del Tibet rappresentano la destinazione ideale. Una sfida a se stessi per vivere un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria per sempre.

Il nostro viaggio ci ha portato dal cuore spirituale di Katmandu alle altezze vertiginose delle montagne tibetane, unendo la ricerca dell’anima con l’antica tradizione della caccia. Om Mani Padme Hum risuona ancora nei nostri cuori mentre riflettiamo sulle esperienze vissute e sulle sfide affrontate. La Dhorpatan Hunting Reserve regala al cacciatore vero ricordi indelebili e trofei prestigiosi, in un trionfo di emozioni che mescola paura, rispetto e orgoglio.

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