Caccia alla beccaccia in Scozia: Il tuo sogno è da sempre la caccia alla “Regina”?
Il viaggio in Scozia nell’isola di Bute a caccia della beccaccia è quello che fa per te.
“L’isola è un paradiso e cacciare immersi in questo paesaggio da favola è una soddisfazione incredibile. Insomma Bute non delude mai, e io la considero come la mia seconda casa, salute permettendo non rinuncerò mai a questo paradiso.”
Luca Barlettani
Queste le parole di Luca, cacciatore cinofilo che ormai da 17 anni non passa una stagione di caccia in Scozia senza visitare l’isola di Bute.
Il sud-ovest della Scozia e specificatamente la baia di Firth of Clyde ospitano l’isola di Bute che è situata a nord della più grande e nota isola di Arran.
Bute è meta delle migrazioni delle beccacce provenienti dalla Norvegia e dalle Highland scozzesi per svernare e di tutti gli amanti della caccia alla beccaccia. Il clima invernale è piuttosto mite, infatti Bute è diventata un luogo di sosta prolungata delle beccacce dirette a sud.
L’isola è poco antropizzata contando solo 7.000 abitanti residenti su una superficie di 192 km quadrati, il che ne fa una meta perfetta per la caccia alla beccaccia.
Il terreno di caccia è tanto vasto, al punto che difficilmente due diverse squadre di cacciatori possano incontrarsi nella stessa giornata.
La beccaccia migra in primavera ed in autunno alla ricerca di aree favorevoli alla riproduzione e allo svernamento. La migrazione della Regina del bosco avviene di notte, anche se, ogni tanto, se ne possono avvistare alcune in pieno giorno.
Raramente la beccaccia migra in stormi, anzi, solitamente i suoi sono voli solitari o in piccoli gruppi di 4 o al massimo 6 soggetti,
Le beccacce migrano generalmente da Nord-est in direzione Sud-ovest, anche se molto dipende dalle zone di origine. In uno studio si evidenziava che la maggioranza delle beccacce che svernano nelle isole britanniche (tra cui Bute appunto) sono provenienti dalle aree scandinave, specialmente quelle norvegesi.
Ecco perché gli avvistamenti del nostro selvatico preferito qui sono così frequenti.
Bute non è solo caccia alla beccaccia, anche l’ospitalità concorre alla voglia di ritornare.
Al Battery Lodge Luca è ormai di casa e i proprietari Martin e Lorraine con la loro cordialità, l’ottima cucina e il canile riscaldato non gli fanno certo rimpiangere la sua Italia durante la vacanza venatoria.
Il piccolo hotel costruito nel 1865, in stile vittoriano, offre una magnifica vista sulla baia di Rothesay fino alle colline di Argyllshire. Le camere sono accoglienti e confortevoli, la maggior parte con bagno. A disposizione un bellissimo salone con caminetto, nel quale è possibile rilassarsi, godersi l’atmosfera scozzese e il bellissimo panorama.
È dall’era preistorica che l’isola di Bute è abitata; una collana in ambra nera, ritrovata in una tomba preistorica, è stata datata 2000 a.C. I gaelici arrivarono a Butte durante il regno Daruriada, quando era abitata da popolazioni celtiche. Poi ci fu il periodo dei Vichinghi, e l’isola era chiamata Rothesay. Dopo il periodo vichingo l’isola diventò proprietà della monarchia scozzese. Negli anni quaranta e cinquanta è stata una base grande della marina; durante la II guerra mondiale ha ospitato un campo per ufficiali e sottufficiali delle forze armate polacche.
Gli incontri con la Regina del bosco sono molto numerosi e i Gamekeeper sul posto sono competenti e pronti a soddisfare ogni esigenza del cliente.
Non dimentichiamoci poi che quella della beccaccia è una carne succulenta e pregiatissima adatta a svariate ricette culinarie.
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