I buoni propositi per il nuovo anno.
Quest’anno venatorio è ormai al termine e seduti vicino la stufa di casa con le proprie famiglie e con un buon vino in mano, pensiamo ai luoghi dove siamo stati, alle emozioni vissute e ai tanti ricordi che ci sono rimasti impressi nella mente.
Al freddo pungente e alle lunghissime notti che vedono il passaggio delle beccacce, seguono i mesi primaverili. Si assiste quindi alla giostra amorosa del gallo cedrone, alla danza delle prime farfalle che si poggiano sui fiori.
Arriva poi l’estate e, alla vista dei maschi di capriolo che si muovono pieni di energia nella stagione dell’amore, il cuore gioisce.
Ed è subito autunno, il fogliame delle foreste e dei boschi comincia a brillare in tutte le sfumature di viola, vermiglio, oro e rame. Un susseguirsi di ricordi, così forti nella loro semplicità, riempie gli animi.
Luca, Angelo e Andrea hanno voluto condividere con noi le loro esperienze di questo anno venatorio e i buoni propositi per la prossima stagione.
Il racconto di Luca
Un altro anno “venatorio” sta finendo ed è giunto il momento di tirare le somme.
È stato un anno impegnativo in cui ci siamo dati da fare e in cui ho avuto la bellissima opportunità di stare al fianco dei nostri clienti italiani, per quanto riguarda la scelta delle destinazioni estere, e di accogliere nel nostro Paese i numerosi clienti stranieri che si sono cimentati sia nel Grande Slam italiano, sia nella caccia con il cane da ferma nelle nostre riserve.
Ricordo, come se fosse ieri, l’incontro con i nostri clienti americani con i quali abbiamo concordato una bellissima settimana di caccia, prima sugli Appennini Piacentini per insediare caprioli, cinghiale e per praticare la caccia con il cane da ferma, poi sulle Alpi piemontesi per l’ambito camoscio.
Fra i colori di una precoce “Indian Summer” un magnifico solo pre-autunnale ci ha accolto e ha fatto da motivo conduttore delle nostre cacciate sotto il limpido cielo appenninico.
Dopo la gita d’obbligo alle cantine della zona con i relativi assaggi, abbiamo trascorso 3 giornate di caccia memorabili tra le dolci colline di Rivergaro, tra voli di pernici e starne e l’approccio agli ungulati.
Ci siamo poi diretti verso le Alpi occitane dove abbiamo trascorso alcuni giorni a cacciare il camoscio.
Le condizioni meteorologiche non ci hanno aiutato, una pioggia fitta e fastidiosa, ha ostacolato la visione già compromessa dai nembi.
Ma noi non ci siamo scoraggiati portando a casa due bellissimi trofei: una magnifica femmina, dalle corna alte e arcuate quasi da maschio, e un buon “becco”, fra i cinque e i sei anni: giornate decisamente entusiasmanti e memorabili.
È stato un anno magico in cui ci siamo occupati anche di aggiungere mete in esclusiva ai nostri programmi, uniche e prestigiose che scoprirete presto.
Sicuramente tra i buoni proposti per il prossimo anno venatorio c’è la volontà di mantenere il nostro spirito pionieristico, sempre selezionando aree e outfitter che propongono una caccia etica e sostenibile.
Ci prepariamo quindi al nuovo anno venatorio: il rispetto dei “sacri” e delicati equilibri naturali, l’etica venatoria e la dignità degli animali saranno le nostre parole d’ordine.
Il Racconto di Angelo
La stagione 2022 è ormai giunta al termine… cosa dire! E’ stata una stagione lunga e intensa che ha saputo regalarci emozioni a volte irrepetibili.
Siamo partiti a gennaio scorso per la Bulgaria dove abbiamo cacciato con ottimi risultati beccacce svernanti, furbe e scaltre.
In marzo ci siamo trasferiti in Macedonia dove abbiamo messo in campo i giovani ausiliari che ci vengono affidati dai nostri clienti per l’addestramento sulle coppie di starne.
Passato il fermo biologico dei mesi primaverili siamo tornati ancora in Macedonia per cacciare dai primi giorni di agosto colombacci e tortore e poi da metà agosto fino a fine settembre le quaglie.
Questa destinazione ci ha regalato anche stupende giornate di caccia alle starne e coturnici che sono il punto di forza di questa destinazione.
Ai primi freddi di novembre in una delle isole più belle della Scozia, l’isola di Bute, sono arrivate i primi contingenti di beccacce. Ferme, frulli e riporti (e anche qualche padella) hanno riempito le giornate di novembre e dicembre!
Ora però è il momento di stare fermi e goderci la magia delle feste di Natale. Ma solo per poco, il riposo dei cani (e di noi cacciatori) servirà per ripartire già a gennaio 2023. Per il nuovo anno mi auguro sicuramente di vivere una stagione di caccia intensa, movimentata e avvincente come quella appena trascorsa.
Il Racconto di Andrea
Questa stagione è stata davvero una sorpresa, finalmente ci siamo lasciati alle spalle il Covid e tutti i brutti ricordi che ci hanno travolti in questi anni.
Ho viaggiato molto all’estero, cosa che non facevo da un po’, anche se la soddisfazione più grande è arrivata dalle montagne di casa: poter riprendere ad accompagnare dopo tanti mesi i clienti sulle mie Alpi ha avuto un sapore tutto nuovo e gratificante.
Cacciare il camoscio nei propri posti del cuore, a due passi da casa, e poter condividere quello che fai sin da bambino con persone che arrivano da lontano non ha prezzo.
Il viaggio più bello di quest’anno è stato sicuramente attraverso le distese innevate della costa ovest del Canada, accompagnati da un freddo pungente e insistente che ci ha messi duramente alla prova.
La ricerca del Mule Deer e delle alci è stata arricchita dall’incontro mozzafiato con tre grandi Grizzly e con il curioso orso nero che ti tolgono letteralmente il fiato.
Se vi fa piacere saperne di più guardate il filmato:
Noi cacciatori viviamo, respiriamo e cresciamo insieme a tutto il bosco: tra il mare di verde, le immense distese di alberi, le montagne, le colline e le valli ricche d’acqua.
E la caccia per noi è soprattutto osservazione di questi scenari mozzafiato e di incontri con animali selvatici che ogni volta insegnano qualcosa di nuovo e di diverso. Ma è anche un “lavoro” di pazienza e spesso di rinunce.
Immersi nella natura incontaminata ed autentica rimaniamo affascinati dalle sue mille sfumature: dalla meraviglia delle foglie che cadono ai suoni del bosco, cogliendo ogni sottile cambiamento di luce e udendo anche il mormorio più fine, come il soffio del vento fra l’erba.
Seguiamo regole con un solo obiettivo: non danneggiare la natura e la popolazione che vi abita, perché alla fine questa è stata fin da bambini anche la nostra casa, il nostro habitat.
Il Nostro è stato un anno, dunque, di viaggi in destinazioni consolidate e di nuove scoperte, ma comunque contraddistinto da una caccia“vera” quella che da sempre proponiamo ai nostri clienti.
Il nuovo anno venatorio è alle porte e con questo anche la nostra voglia di regalare nuove emozioni nel rispetto dell’etica venatoria.
Vi auguriamo un felicissimo anno nuovo ricco di avventure venatorie!
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