Caccia al leopardo: un’esperienza unica nel meraviglioso continente nero!
L’Africa è senza dubbio il continente che più di tutti sa regalare emozioni uniche e ricordi indelebili.
Ogni cacciatore, tornato in Italia dopo un safari in Africa, porta con sé una grande voglia di ritornare. L’adrenalinica caccia ai Big Five è un’esperienza da vivere tutta d’un fiato e, in particolare, quella al leopardo è una caccia travolgente e emozionante.
Cacciabile in quasi tutto il continente africano, il leopardo è un animale dall’indole schiva e solitaria, che lo porta a rifugiarsi sugli alberi e cacciare prevalentemente di notte. È un abilissimo scalatore, ama riposare e nascondersi sui rami, sui quali riesce a mimetizzarsi molto bene, grazie al suo mantello maculato.
Per via del suo temperamento, è un animale difficile da individuare ed è per questo che la caccia al leopardo diventa una caccia appassionante, suggestiva e ricca di adrenalina, in grado di farti vivere le vere emozioni del Safari africano per eccellenza!
Sei pronto a scoprire i segreti della caccia al leopardo?
Come si svolge la caccia al leopardo
Chiusi nel blind già a pomeriggio inoltrato, si guarda l’esca appesa all’albero e nascosta da ciuffi di foglie per celarla alla fame degli avvoltoi dall’acutissima vista. Si controlla la sicura del fucile, si guarda e riguarda nell’ottica, già puntata sul ramo su cui “lui” dovrebbe accoccolarsi prima di arpionare il pezzo di carne. L’oscurità comincia a calare, i rumori diurni del bush si affievoliscono e comincia il concerto notturno: un paio di uccelli notturni, una iena lontana e una serenata di sciacalli, ad invocare la luna.
Poi, impercettibile, un leggero rumore, cadenzato, quasi metallico: sono i suoi artigli sul tronco, si sta issando sul ramo principale per ghermire il pezzo di zebra o di impala “imbandito” per lui.
La sagoma si staglia, ora, contro il cielo ma è troppo buio per sparare. Il P.H. tocca la gamba del cacciatore. È il segnale convenuto. Il cuore comincia ad accelerare il battito, la fronte si imperla di sudore: il momento è arrivato. Il cacciatore si ingobbisce sulla carabina e prende di mira la sagoma del felino mentre il professionista accende una luce verde progressiva che non disturba l’animale e che consente al cliente di porre la croce dell’ottica sulla spalla.
Il boato spezza il silenzio della notte, poi tutto tace e la figura sul ramo è sparita. Si aspettano alcuni minuti… interminabili. Poi si esce con l’arma spianata e potenti luci che rompono il buio della notte africana.
Due gocce di sangue a pochi metri dal tronco e… il leopardo giace senza vita poco più in là.
Questa è la caccia classica al leopardo, la più emozionante, le cui tecniche i P.H. si tramandano da generazioni. Prima si sceglie un albero adatto, con un lungo ramo orizzontale a una certa altezza, poi si pone l’esca e dopo aver controllato per giorni se il felino ha gradito il richiamo, si costruisce un blind a circa 50 metri e si attende.
Altre tipologie di caccia al leopardo
Un altro modo per cacciare il felino è la caccia con i segugi che, pur essendo emozionante, è meno suggestiva: i cani scovano il leopardo, lo costringono a salire su di un albero e il cacciatore si avvicina a una ventina di metri e spara.
Nel rispetto delle antiche tradizioni la caccia all’esca ha un sapore diverso, very African, così come la si praticava già agli inizi del secolo.
Armi consigliate
Le carabine a partire da un buon 300 in su sono l’ideale con palle da 180 grani.
Per la caccia in battuta o per cercare un animale ferito, il buon vecchio semiautomatico calibro 12 caricato a pallettoni è una garanzia.
Tra gli animali Big Five, il leopardo senza dubbio è uno dei felini più difficili da scovare, per via delle sue abitudini notturne e della sua abilità da scalatore.
Hemingway aveva intuito quell’istinto. Quello stesso istinto che lo faceva identificare in questo meraviglioso felino: agire per superare sempre i propri limiti con la conseguenza di visitare e vivere i luoghi con sfacciata intensità.
Il leopardo
Il leopardo africano, conosciuto scientificamente come Panthera pardus pardus, è una delle grandi specie di felini presenti in Africa. È noto per la sua bellezza elegante, la padronanza nell’arte del camuffamento e la sua abilità di cacciatore.
Questi magnifici felini si trovano principalmente nelle savane, nelle foreste pluviali, nelle aree montuose e anche nelle zone semi-desertiche dell’Africa subsahariana. Sono abilissimi arrampicatori, capaci di adattarsi a una vasta gamma di habitat, dai terreni aperti ai territori più fitti.
Il leopardo è caratterizzato da una pelliccia maculata di colore giallo dorato, adornata da rosette nere a forma di fiore, che offre un’eccellente mimetizzazione tra l’erba alta e gli alberi. Questa straordinaria capacità di mimetismo gli consente di muoversi silenziosamente e di mimetizzarsi perfettamente mentre si avvicina alla preda.
Sono animali solitari e notturni, spesso invisibili durante il giorno e attivi di notte per cacciare. I leopardi sono carnivori e si nutrono di una vasta gamma di prede, come antilopi, scimmie, uccelli, roditori e occasionalmente anche rettili.
Tra i grandi felini, il leopardo è noto per la sua incredibile forza, agilità e capacità di arrampicata. È in grado di sollevare prede pesanti sugli alberi per proteggerle dai predatori più grandi come leoni o iene e per consumarle in sicurezza.
Nonostante la loro abilità e flessibilità nell’habitat, i leopardi affrontano minacce significative dovute alla perdita dell’habitat, alla caccia illegale e al’antropizzazione.
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