Caccia in Italia: una risorsa del nostro “Belpaese”

Published On: 9 Maggio 2024
Caccia in Italia

L’Italia, nella variegata vastità dei suoi territori, offre al cacciatore aree venatorie di grande qualità.

Le tipologie di caccia in Italia sono davvero tante e varie, ognuna con qualcosa di speciale che la rende unica e se parliamo di caccia nel nostro bel paese, potremmo davvero passare ore a descrivere le particolarità di ogni pratica venatoria.

La caccia è un mondo affascinante che regala a ogni cacciatore esperienze ed emozioni uniche. Ognuno ha la sua tipologia di caccia preferita anche se non è raro trovare un cacciatore appassionato cinofilo che pratichi anche la caccia di selezione.

Tra gli ungulati più diffusi e cacciati in Italia troviamo: il cinghiale, il cervo, il capriolo, il daino, il muflone e il camoscio, tipico delle nostre Alpi.

Caccia in Italia camoscio

La catena degli Appennini e quella delle Alpi sono aree venatorie di grande qualità grazie all’attenta gestione derivante dalla caccia di selezione e grazie, soprattutto, alle aziende faunistico-venatorie che ne monitorano territorio e fauna in maniera impeccabile.

In Val Clarea, tributaria della principale valle di Susa, cervi e camosci trovano il loro habitat, muovendosi in modo agile su terreni impervi e inerpicandosi su pareti ripidissime.

Il camoscio, re delle cacce italiane particolarmente apprezzato anche dai cacciatori stranieri, mette alla prova resistenza fisica e tecnica venatoria del cacciatore rendendo questa caccia straordinariamente entusiasmante. Durante la stagione è possibile ammirare il mutare della montagna: dal verde dei pascoli di settembre, al rosso cangiante dell’autunno, fino al bianco della neve di novembre.

In queste valli si possono trovare camosci da trofeo, sia maschi sia femmine, ma anche dei bellissimi yearling (camoscio che è entrato nel secondo anno di vita).

Caccia vagante con cane da ferma

Un’altra affascinante icona della fauna selvatica è il daino. La sua capacità di adattarsi e la sua bellezza lo rendono un soggetto di grande interesse per i cacciatori. Un selvatico forte e scaltro che vive in gruppi più o meno numerosi e che sceglie come dimora l’Appennino centrale e le confinanti aree collinari. Durante l’anno cambia due mantelli: uno autunnale/invernale di colore tipicamente grigio-brunastro, che lo rende meno visibile, e uno primaverile/estivo con mantello bruno-rossiccio con striscia nera mediana dorsale dal collo alla coda e macchie bianche su schiena e fianchi.

Il daino è anche oggetto di discussione nel mondo del selecontrollo tra chi lo ritiene una specie alloctona e quindi da eradicare e chi invece ormai, dopo centinaia di anni dalla sua introduzione dall’Asia, lo considera autoctono a tutti gli effetti e quindi oggetto di necessaria e corretta gestione faunistico venatoria.

In provincia di Alessandria, sull’appennino piemontese al confine con la Liguria, si trova una riserva vocata per la caccia al daino: Cascina Emanuele.

caccia al daino

Qui, oltre a una caccia di qualità, potrete godere dell’ospitalità della casa di caccia, una delle più storiche case di Grondona, oggi diventata una locanda gastronomica: la locanda del Daino. Un luogo in cui sperimentare una cucina sana e naturale con una materia prima quasi tutta selvatica, derivante da un’attenta ricerca sul territorio che mantiene il più possibile il concetto di sostenibilità.

Non solo caccia agli ungulati, l’Italia offre anche numerose possibilità di caccia alla piccola selvaggina, sia stanziale sia migratoria: starne, fagiani, pernici rosse ma anche beccacce, tordi, anatre, quaglie e colombacci.

Cacce da svolgere con un affiatato gruppo di compagni o anche in solitaria, magari in compagnia del proprio ausiliare a quattro zampe.

drive all’inglese

La riserva di caccia “La Stoppa”a Rivergaro tra le dolci colline piacentine, è un habitat perfetto per la caccia col cane ma anche per i tradizionali drive all’inglese.

Più a sud, nelle Marche in provincia di Pesaro e Urbino, si trova la riserva di San Fiorano costituita da colline coltivate principalmente a erba medica, che si alternano a boschi di querce, terreni incolti, laghi, torrenti e fiumi. La riserva di caccia San Fiorano rappresenta il posto ideale per il cacciatore e il suo ausiliare dove pernici, fagiani e starne hanno trovato il loro habitat.

Le varie tipologie di caccia in Italia offrono un’ampia gamma di esperienze venatorie. Ora non ti resta che capire quella che più ti si addice per scoprirne tutte le possibilità!

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