Cosa c’è di meglio di trascorrere qualche giorno di caccia in Italia?

Published On: 21 Ottobre 2020

Mete turistico-venatorie d’eccellenza in grado di soddisfare le esigenze di ogni cacciatore: per la caccia in Italia scegli la riserva di Piacenza, San Fiorano e Valle di Fiordimonte.

Se anche in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo non vuoi rinunciare alla tua passione, Montefeltro ha la soluzione per te e per le tue giornate di caccia in Italia!

Non dovrai pensare a nulla se non a preparare le valige e metterti in viaggio per trascorrere 6 giorni all’insegna della caccia italiana.

Il nostro programma prevede 4 giornate di caccia suddivise tra le colline piacentine e gli appennini marchigiani.

Si parte di martedì (per non perdere nemmeno una delle nostre giornate di caccia col cane) per arrivare alla prima tappa del programma, la riserva di caccia Montefeltro di Piacenza, dove potrai immergerti in un habitat splendido con una casa di caccia moderna e accogliente.

Dopo due giornate dedicate alla caccia, il venerdì si riparte per dirigersi nel bellissimo paesaggio marchigiano e avrai la possibilità di scegliere tra due bellissime riserve di caccia: la riserva di San Fiorano di Cagli (PU) o quella di Valle di Fiordimonte (MC).

Caccia in Italia: la riserva di caccia Montefeltro di Piacenza.

La riserva di caccia Montefeltro è una tenuta di 1.000 ettari, suddivisa in zone omogenee di vasta estensione, a meno di mezz’ora dal casello autostradale di Piacenza Sud.

Fitti boschi di rovere fanno da cornice alle distese di erba medica, siepi di rovi delimitano vastissimi campi di frumento e pascoli, con laghetti e piccoli corsi d’acqua che attirano la selvaggina anche nella stagione calda: un panorama che è il sogno di ogni cacciatore cinofilo per la bellezza della natura e l’ampiezza di campo visivo, che consente di seguire l’azione del cane anche a grande distanza.

Al centro della riserva, 300 ettari sono a disposizione esclusiva dei cinofili dal 1° di febbraio, per l’addestramento con sparo nel periodo di chiusura della caccia: un’area e un habitat che non fanno rimpiangere in nulla la stagione venatoria, soprattutto per la qualità della selvaggina liberata.

La riserva di caccia di San Fiorano.

La riserva di San Fiorano si trova a Cagli e dista solo mezz’ora da Urbino, città dalla storia millenaria dove si respira il Rinascimento, e da Gubbio, una delle più belle città medioevali italiane.

Il terreno di caccia si estende per una superficie di circa 2.000 ettari ed è costituito da colline coltivate principalmente ad erba medica, che si alternano a boschi di querce, terreni incolti, laghi, torrenti e fiumi.

Questo è il luogo perfetto per soggiorni venatori e cacciate ancora autentiche con i tuoi cani da caccia o con quelli della riserva. Grazie all’ampiezza dei territori e alla loro estesa visibilità, osservare il lavoro del tuo fedele compagno di caccia sarà semplice. Ed è anche l’ideale per visitare le zone interne del territorio dove sopravvivono borghi antichissimi, insediamenti medievali chiusi tra mura, castelli e rocche che sovrastano le colline.

La riserva di caccia dispone di vaste zone dove durante tutto l’anno è consentito l’addestramento cani con sparo, occasione davvero unica per gli appassionati della cinofilia.

La riserva di caccia di Valle di Fiordimonte.

La riserva di caccia Valle di Fiordimonte, con oltre 4.000 ettari di estensione suddivisi in 25 zone di caccia, è la più grande riserva venatoria d’Italia, situata nel cuore degli Appennini centrali al confine tra Marche ed Umbria.

La sua vocazione territoriale è particolarmente indicata per la caccia ai galliformi e ungulati (anche con l’arco). Nel periodo invernale è possibile insidiare la beccaccia che trova il suo habitat ideale fra ginepri e boschi di latifoglie.

Ma la fama della riserva di Valle di Fiordimonte deriva dall’attitudine dei cacciatori di praticare la caccia con i cani da ferma nelle immense praterie ad alta quota. In questo paesaggio il tuo ausiliare potrà cimentarsi con starne, quaglie e coturnici mentre, ad altitudini meno elevate, i boschetti ospitano anche fagiani.