Caccia al beccaccino – La Saetta alata a Bute in Scozia
La caccia al beccaccino è sempre più difficile da effettuare e quando capita è un trionfo di emozioni.
La caccia al beccaccino si svolge tra fango ed acquitrini, la casa di questo piccolo selvatico alato, mentre un cielo plumbeo si riflette nelle pozze d’acqua di un immenso campo gelido. È qui che il cuore del cacciatore si riempie di gioia.
Davanti alla ferma del proprio ausiliare, l’adrenalina sale e nelle orecchie rimbomba il suono di quell’inconfondibile “gneck”. Tra la bassa vegetazione un movimento quasi impercettibile, la vista del beccaccino rimane solo un’idea finché non si staglia contro il cielo e al suo cospetto tutto diventa relativo!
Il colpo ovattato dalla natura del territorio e un ciuffetto di piume dai colori unici risvegliano dal sogno il cacciatore e tutto diventa realtà: questa è la caccia al beccaccino!
Appartenente alla famiglia degli scolopacidi, il “Gallinago Gallinago”, più comunemente conosciuto col nome di beccaccino è una specie migratoria molto diffusa in Europa.
Il piumaggio mimetico è simile nei due sessi, la livrea marrone è interrotta da striature nere e da delle bande che si allontanano dagli occhi facendosi strada verso la parte posteriore del capo e il ventre si presenta più chiaro del dorso. Possiede un lungo becco nero che riflette alla perfezione lo sviluppo che ha avuto tale animale per adattarsi alla vita di ripa e alla ricerca di cibo in prossimità dei corsi d’acqua.
La caccia al beccaccino è un’attività molto amata grazie alla sagacia e all’intelligenza di questo selvatico che lo rendono un migratore a cinque stelle. Lo dimostra anche la quantità di nomi che gli sono stati affibbiati a partire da saetta alata, scuola del cacciatore, piatto da cavalieri.
Il cacciatore occorre che sia vigile e che proceda silenziosamente, ricordandosi che il beccaccino una volta allarmato non pedina o tenta di celarsi nella vegetazione ma decolla. Quando si alza in volo, quasi sempre contro vento, è facilmente identificabile per il canto e la modalità di volata, veloce, bassa e a zig – zag, prima di alzarsi a notevole altezza.
È una specie ampiamente distribuita come nidificante sul globo, dall’Europa e Asia centrali e settentrionali fino all’America settentrionale, presentandosi come migratore a medio e lungo raggio.
Una meta da sogno per il cacciatore di beccaccini, già conosciuta ai più assidui frequentatori di caccia piuma, è l’Isola di Bute in Scozia. Qui, il beccaccino è molto diffuso, trovando su quest’isola scozzese un ottimo habitat, grazie alla grande presenza di acquitrini e terreni paludosi.
Le zone umide accessibili per l’attività venatoria rendono l’isola di Bute in Scozia una meta di caccia ottima, oltre che per le già conosciute beccacce, anche per il beccaccino, una caccia dal sapore unico.
Inutile dire che il territorio dell’Isola di Bute è autentico, privo di colture intensive e di diserbanti, ogni angolo di terra è genuino, rendendo così l’isola la cornice perfetta per la caccia al beccaccino, un vero paradiso venatorio!
Calibri e armi nella caccia al beccaccino
Nella caccia al beccaccino, la scelta del fucile e del calibro è essenziale per garantire un’esperienza di caccia efficace e rispettosa nei confronti di questa specie di uccello selvatico. Il beccaccino è un volatile migratore di piccola taglia, noto per il suo volo rapido e imprevedibile, oltre a essere dotato di un’elevata capacità di mimetizzazione nell’ambiente boschivo.
Fucili: Per la caccia al beccaccino, i fucili più belli sono solitamente le doppiette da caccia, in particolare quelle con canne da 60-65 cm di lunghezza. Queste armi offrono maneggevolezza e agilità necessarie per seguire il rapido volo del beccaccino attraverso i terreni boschivi e i cespugli e portano con sè il fascino della caccia di altri tempi.
Non c’è bisogno di aggiungere che fucili sovrapposti e semiautomatici vanno eugualmente bene.
Calibri: Per quanto riguarda i calibri dei fucili, i più comuni utilizzati nella caccia al beccaccino sono il calibro 12 e il calibro 20. Il calibro 20, in particolare, è popolare tra i cacciatori di beccaccini per la sua minore potenza di fuoco, che consente una maggiore precisione e minore impatto sulla selvaggina.
Scelta delle cartucce: Le cartucce utilizzate nella caccia al beccaccino devono essere scelte con cura. Solitamente, si preferiscono cartucce senza piombo (lead free) e con caricamenti leggeri, ad esempio di 24 o 28 grammi. Queste cartucce offrono un buon equilibrio tra potenza di fuoco e la capacità di abbattere l’uccello senza danneggiarlo eccessivamente.
Considerazioni aggiuntive: La caccia al beccaccino richiede anche abilità nel colpire con precisione, considerando la rapidità e l’agilità con cui l’uccello si muove nel suo ambiente naturale. È essenziale per il cacciatore sviluppare capacità di tiro rapido e accurato per avere successo in questa forma di caccia.
Alla Scoperta del Beccaccino sull’Isola di Bute: Un’Avventura di Caccia Incredibile
Immaginate un’alba dorata che illumina le dolci colline e le verdi brughiere dell’Isola di Bute, in Scozia. L’aria è fresca, carica dei profumi della natura incontaminata e del mare vicino. È in questo scenario incantevole che ha inizio una delle esperienze venatorie più emozionanti: la caccia al beccaccino.
L’Isola di Bute è una gemma nascosta del Firth of Clyde, caratterizzata da una straordinaria varietà di paesaggi. Le colline ondulate si alternano a fitti boschi, ampie brughiere e laghi scintillanti. Questo mosaico naturale offre un habitat ideale per numerose specie di selvaggina, ma è il beccaccino a rubare la scena per i cacciatori appassionati.
La caccia al beccaccino sull’Isola di Bute è un’esperienza che unisce abilità, pazienza e una profonda connessione con la natura. Ci si inoltra nelle zone umide e nelle brughiere, dove il beccaccino trova rifugio. Questo uccello, famoso per il suo volo zigzagante e imprevedibile, rappresenta una sfida avvincente anche per i cacciatori più esperti.
Il battito accelerato del cuore mentre il cane da caccia si ferma in punta, l’istante di tensione quando il beccaccino spicca il volo improvvisamente: sono momenti che rimangono impressi nella memoria. Ogni colpo ben riuscito è una combinazione di riflessi pronti, mira precisa e un po’ di fortuna, rendendo la caccia al beccaccino un’attività tanto tecnica quanto emozionante.
Durante la caccia, non si può fare a meno di ammirare la bellezza selvaggia dell’Isola di Bute. I paesaggi cambiano continuamente: dalle torbiere ricche di muschio alle colline ricoperte di erica, fino ai tranquilli specchi d’acqua che riflettono il cielo scozzese. Ogni angolo dell’isola racconta una storia di natura incontaminata e serenità, lontano dal caos della vita moderna.
I cacciatori possono usufruire di un servizio completo che include l’uso di fucili Benelli di ultima generazione, evitando così i problemi legati al trasporto e allo sdoganamento delle armi. Questo significa che l’unica preoccupazione sarà quella di godersi l’esperienza e immergersi completamente nella bellezza di Bute.
Cacciare il beccaccino sull’Isola di Bute non è solo una questione di abilità venatoria, ma anche di vivere un’avventura in uno degli scenari naturali più suggestivi della Scozia. È un viaggio che offre emozioni intense, panorami mozzafiato e una connessione profonda con la natura.
Se siete alla ricerca di una sfida unica e desiderate immergervi in un paesaggio incantevole, l’Isola di Bute vi aspetta. Preparatevi a vivere l’emozione della caccia al beccaccino come mai prima d’ora, con la sicurezza e la comodità garantite da Montefeltro.
Infine, è sempre importante rispettare le leggi e i regolamenti locali relativi alla caccia al beccaccino, compresi i limiti di stagione e le restrizioni sui calibri e le munizioni consentiti, al fine di preservare questa specie e garantire una pratica di caccia sostenibile e responsabile.
Il Racconto di Giulio: A Caccia di Beccaccini sull’Isola di Bute
“Qualche mese fa, ho avuto la fortuna di andare a caccia di beccaccini sull’Isola di Bute, in Scozia, accompagnato dal mio inseparabile setter, Argo. Quello che ho vissuto lì va oltre ogni mia aspettativa.
Quando il traghetto ha attraccato al porto di Rothesay, sono rimasto immediatamente incantato dalla bellezza dell’isola. Le colline verdeggianti sembravano onde di un mare smeraldo, le brughiere fiorite dipingevano il paesaggio con tocchi di colore vivaci, e la brezza salmastra del mare mi ha avvolto in un abbraccio accogliente. Argo, come sempre, era eccitato e pronto all’avventura, con gli occhi scintillanti di entusiasmo.
La mattina seguente, mi sono svegliato all’alba. Il cielo era una tela dipinta di rosa e oro, l’aria frizzante e limpida. Ho preparato il mio equipaggiamento, inclusi i fucili Benelli che Montefeltro aveva gentilmente messo a disposizione, risparmiandomi così lo stress del trasporto delle armi. Argo era già in piedi, con lo sguardo attento e pieno di energia, pronto a partire.
Ci siamo diretti verso una delle zone umide dell’isola, un vero paradiso per i beccaccini. La vegetazione era densa e vibrante, e il silenzio era rotto solo dal canto degli uccelli e dal fruscio del vento tra le canne. Ho dato il segnale ad Argo e lui ha iniziato a muoversi con grazia ed eleganza, il naso a terra, cercando il profumo della selvaggina.
Non passò molto tempo prima che Argo si fermasse in punta, indicando chiaramente la presenza di un beccaccino. Il mio cuore batteva forte mentre mi avvicinavo lentamente, ogni passo carico di aspettativa. Poi, in un attimo, il beccaccino spiccò il volo con il suo caratteristico zigzag. Sollevai il fucile, presi la mira e sparai. Il colpo andato a segno mi riempì di una gioia e soddisfazione indescrivibili.
Ogni colpo ben riuscito era un mix di riflessi pronti, mira precisa e un pizzico di fortuna. La sfida che questo uccello rappresenta, con il suo volo imprevedibile, rende ogni cattura una vera vittoria. Argo, con la sua abilità e dedizione, ha reso l’intera esperienza ancora più speciale. Vedere il mio fedele compagno lavorare con tanta passione e precisione è stato emozionante e gratificante.
Tra una battuta e l’altra, non potevo fare a meno di ammirare i paesaggi spettacolari che mi circondavano. Le colline ondulate sembravano abbracciare il cielo, i laghi cristallini riflettevano la purezza dell’ambiente circostante e le coste frastagliate dell’isola creavano uno scenario da sogno. Ogni angolo dell’isola era una nuova scoperta, un altro motivo per rimanere affascinato da questo luogo incantato.
Cacciare sull’Isola di Bute è stato molto più di una semplice esperienza venatoria; è stato un viaggio emozionante che mi ha permesso di connettermi profondamente con la natura, di mettere alla prova le mie abilità e di creare ricordi indimenticabili con il mio fedele Argo. Se siete appassionati di caccia e amate le sfide, vi consiglio vivamente di vivere questa avventura.
Montefeltro ha reso tutto perfetto, dall’organizzazione impeccabile all’eccezionale qualità delle armi fornite. Non vedo l’ora di tornare a Bute e rivivere quelle emozioni intense e coinvolgenti.”
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