La caccia all’alce nel mondo: una sfida tra emozione, tradizione e natura selvaggia

L’alce, maestoso signore delle foreste, è uno degli animali più ambiti dai cacciatori di tutto il mondo. Con la sua imponenza e il caratteristico palco di corna che lo rende inconfondibile, l’alce rappresenta un trofeo ricercato, ma anche una sfida per chi desidera immergersi nella natura selvaggia.
In questo articolo, esploreremo le varie specie di alce, i luoghi in cui vivono e si cacciano, le tradizioni delle popolazioni locali legate alla caccia, e concluderemo con la storia di Andrea e Luca Bogarelli, due appassionati cacciatori che hanno vissuto un’indimenticabile avventura nella caccia all’alce nordamericano nelle foreste del Canada.
1. Le specie di alce: giganti della natura
L’alce (Alces alces) è il più grande rappresentante della famiglia dei Cervidi e si suddivide in diverse sottospecie, ciascuna con caratteristiche distintive. Queste sono le principali specie di alce che si trovano nel mondo:
Alce europeo (Alces alces alces)
Distribuzione: Vive principalmente nelle foreste boreali e temperate dell’Europa settentrionale e orientale, comprese Svezia, Norvegia, Finlandia, Russia e Polonia.
Caratteristiche: Più piccolo rispetto alle controparti nordamericane, con un peso che varia tra i 400 e i 600 kg nei maschi adulti. Le corna sono meno estese, ma comunque imponenti.
Habitat: Foreste dense e aree paludose ricche di vegetazione acquatica.
Alce nordamericano (Alces alces americanus)
Distribuzione: Si trova in Canada, Alaska, e negli Stati Uniti settentrionali, in particolare nelle regioni di Montana, Wyoming e Maine.
Caratteristiche: È una delle sottospecie più grandi, con i maschi che possono raggiungere i 700 kg e un’altezza al garrese di oltre 2 metri. Le corna possono superare i 180 cm di larghezza.
Habitat: Foreste boreali, tundra e zone montane, spesso vicino a laghi e fiumi.
Alce siberiano (Alces alces cameloides)
Distribuzione: Si trova in Siberia, Mongolia e alcune regioni della Cina settentrionale.
Caratteristiche: Di dimensioni intermedie rispetto alle altre sottospecie, con un mantello più scuro per adattarsi al clima rigido.
Habitat: Taiga siberiana e foreste miste.
Alce di Shiras (Alces alces shirasi)
Distribuzione: Vive principalmente nelle Montagne Rocciose degli Stati Uniti, in stati come Idaho, Wyoming, Utah e Montana.
Caratteristiche: È la sottospecie più piccola, con un peso medio di 300-500 kg, ma le corna sono proporzionalmente ampie rispetto al corpo.
Habitat: Aree montane e foreste aperte.
Alce della Kamchatka (Alces alces buturlini)
Distribuzione: Esclusivo della penisola di Kamchatka, in Russia.
Caratteristiche: Una delle sottospecie più grandi, con corna imponenti e un corpo adattato ai climi estremi.
Habitat: Foreste boreali e aree costiere.
2. La caccia all’alce nel mondo
La caccia all’alce è una pratica che varia enormemente a seconda della regione, delle tradizioni locali e delle caratteristiche dell’habitat. Ogni territorio offre sfide uniche, e il rispetto per l’animale e per l’ambiente è fondamentale per mantenere un equilibrio tra caccia e conservazione.
Europa: tra tradizione e gestione sostenibile
In Europa, la caccia all’alce è strettamente regolamentata e spesso considerata un elemento essenziale nella gestione delle foreste. Nei paesi scandinavi come Svezia e Norvegia, l’alce è cacciato durante stagioni ben definite, e il trofeo è spesso visto come simbolo di status.
In Polonia e Russia, la caccia all’alce è altrettanto popolare, con molte riserve che offrono esperienze organizzate. In questi paesi, i cacciatori spesso utilizzano tecniche tradizionali, come il richiamo vocale per attirare i maschi durante la stagione degli amori.
Nord America: la patria della grande caccia
In Canada e negli Stati Uniti, l’alce nordamericano è il protagonista delle foreste boreali e delle Montagne Rocciose. La caccia qui è considerata un’esperienza epica, che richiede resistenza fisica, abilità nel tracking e una buona conoscenza del territorio.
In Alaska e in Canada, la caccia all’alce spesso coinvolge lunghi viaggi in fuoristrada o barca, seguiti da escursioni a piedi attraverso la tundra o le foreste. Gli Inuit e altre popolazioni indigene cacciano tradizionalmente l’alce per il sostentamento, utilizzando ogni parte dell’animale per scopi alimentari e culturali.
Siberia e Mongolia: la sfida estrema
In Siberia e Mongolia, la caccia all’alce è un’esperienza selvaggia e remota. I cacciatori devono affrontare condizioni climatiche estreme e territori difficili, dove il freddo intenso e la neve rappresentano sfide costanti. Qui, la caccia è spesso praticata come parte della cultura tradizionale, con le popolazioni locali che rispettano profondamente l’animale.
3. La caccia all’alce nordamericano: il viaggio di Andrea e Luca Bogarelli
La caccia all’alce nordamericano rappresenta una delle esperienze più emozionanti e impegnative per ogni cacciatore. Andrea e Luca Bogarelli, appassionati di caccia e natura, hanno intrapreso un’avventura epica nelle foreste del Canada per misurarsi con questo maestoso animale.
La pianificazione del viaggio
Andrea e Luca hanno iniziato a pianificare il loro viaggio mesi prima della partenza. Dopo aver scelto una delle riserve più rinomate del Canada, situata nelle remote foreste dell’Alberta, hanno studiato a fondo il comportamento dell’alce e le tecniche di caccia più efficaci. Sapevano che la caccia all’alce richiede pazienza, precisione e una buona preparazione fisica, data la vastità del territorio e le lunghe ore di tracking necessarie.
Hanno preparato un equipaggiamento completo: abiti adatti al clima variabile, binocoli ad alta definizione, fucili accuratamente tarati e provviste per le lunghe giornate all’aperto.
L’arrivo nelle foreste canadesi
Il viaggio ha portato i fratelli Bogarelli nel cuore delle foreste boreali, un paesaggio mozzafiato fatto di laghi cristallini, alberi imponenti e una fauna ricca e diversificata. All’arrivo, sono stati accolti da guide esperte che conoscevano ogni angolo della riserva. Dopo un briefing iniziale, sono partiti per la prima ricognizione.
Il richiamo dell’alce, una tecnica che imita il verso della femmina durante la stagione degli amori, è stato il loro principale strumento. Il silenzio della foresta era interrotto solo da questo suono gutturale, che si disperdeva tra gli alberi in attesa di una risposta.
L’incontro con il gigante della foresta
Dopo giorni di attesa e tracking, il momento culminante è arrivato. Una mattina fredda, avvolti dalla nebbia, Andrea e Luca hanno individuato un maestoso esemplare maschio. Le sue corna enormi, con una larghezza di quasi due metri, erano il simbolo della sua imponenza. Il cuore batteva forte mentre si avvicinavano con cautela, mantenendo il vento a favore per non essere scoperti.
La tensione era palpabile. Ogni passo doveva essere calcolato con precisione, per non spaventare l’animale. Quando finalmente si sono trovati a una distanza adeguata, Luca ha preso posizione e ha sparato con calma e sicurezza. Il colpo, preciso, ha abbattuto l’animale in modo rapido e rispettoso.
Le emozioni della caccia
L’adrenalina del momento si è trasformata presto in un misto di gratitudine e rispetto. Andrea e Luca hanno osservato in silenzio l’alce, rendendosi conto della maestosità dell’animale e dell’importanza di questa esperienza. Per loro, non era solo un trofeo, ma una celebrazione del legame tra uomo e natura.
La guida li ha aiutati a preparare l’animale per il trasporto, spiegando come ogni parte sarebbe stata utilizzata: la carne per il cibo, le corna come trofeo, e persino alcune ossa per creare utensili. Questo rispetto per l’animale è una parte fondamentale della caccia etica.
4. Conclusioni: la caccia all’alce come esperienza unica
La caccia all’alce è molto più di una semplice attività sportiva. È un viaggio nei meandri della natura selvaggia, un’occasione per sfidare sé stessi e immergersi in culture e tradizioni diverse. Che si tratti delle foreste scandinave, delle montagne americane o delle pianure siberiane, ogni caccia offre emozioni uniche.
Andrea e Luca Bogarelli sono tornati dal Canada con un trofeo che non rappresenta solo l’animale abbattuto, ma anche i ricordi di giornate trascorse in una foresta sconfinata, il suono del vento tra gli alberi e l’adrenalina dell’incontro con uno dei giganti della natura.
Se sei un appassionato cacciatore o semplicemente desideri esplorare il mondo della caccia all’alce, sappi che ogni esperienza è un viaggio nell’anima della natura, dove il rispetto per l’animale e per l’ambiente deve sempre essere al primo posto.
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